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La Postura e la Gestualità

Dopo l’intervista sulla voce e sugli esercizi per allenarla, insieme a Pier Maria Cecchini andiamo a parlare di postura e di gestualità. Si tratta di una serie di utili consigli sia in generale per chi deve parlare in pubblico, sia per chi si deve esprimere in radio o in televisione.

Si parte dalla posizione posturale base in piedi. In particolare i piedi devono essere alla stessa altezza delle spalle, la schiena in posizione eretta e la testa appena abbassata. Questa postura ci consente di portare la voce in modo ottimale. In generale, più ci concentriamo sulla voce, rispetto al corpo, e più questa sarà più efficace.

Le cose cambiano se ci sediamo: si tratta infatti di un’altro tipo di recitazione (“recitazione seduta“). Il diaframma si comprime e la voce non fuoriesce in maniera pulita come prima. Il rischio è che possa essere portata, in base alla posizione in cui siamo seduti, o troppo avanti o troppo indietro. Oppure che la voce si afflosci, così come il nostro corpo. Il problema si può ovviare assumendo una posizione più dritta, con gambe piegate (e non accavallate), le spalle rialzate e il mento leggermente piegato. (Nell’intervista vengono fatti una serie di esempi dimostrativi)

Per quel che riguarda la gestualità, l’uso delle mani deve essere finalizzato e propedeutico a quanto viene detto. Muoversi troppo, ad esempio, può risultare controproducente: si va in accelerazione e così anche l’emissione della voce ne risente. Se invece, mentre parliamo, facciamo un gesto identificativo e simbolico questo attrae l’attenzione e non inficia l’emissione della voce. L’uso delle mani va comunque sempre calibrato in base al contesto in cui si trova.

In generale, il consiglio è quello di non eccedere nella gestualità perché il gesto si giustifica quando accompagna la parola, altrimenti si tratta solo di comunicazione non verbale e la parola diventa così inutile.