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L’Intervista in Radio

L’intervista in radio è l’ultimo tema che affrontiamo insieme a Fulvio Giuliani. Questo video segue quelli riguardanti il radio giornale e la notizia.

In radio l’intervista può prevedere la presenza fisica del personaggio in studio, oppure, come più spesso accade, in collegamento al telefono. Tale differenza non rileva per il conduttore, se non per il fatto che la presenza fisica permette di intrattenere quel minimo di rapporto con l’intervistato, che può rappresentare un vantaggio nelle lunghe interviste.

La preparazione è certamente molto importante, ma va anche detto che la stessa preparazione ci deriva anche dal lavoro quotidiano. La preparazione diventa dunque fondamentale, ma non è tutto. Ognuno di noi immagina l’intervista prima di realizzarla, ma quasi mai andrà come l’avevamo pensata. Ad esempio, può capitare che la domanda che riteniamo essere sia la più importante, si riveli inutile. Una domanda accessoria può generare invece una risposta interessante.

Il vero protagonista dell’intervista NON è l’intervistatore che è solo un mezzo, ma l’intervistato. Talvolta si riesce a formulare la giusta domanda in poche parole, altre volte avremo bisogno di un ragionamento più ampio. L’importante è non esagerare, perché altrimenti l’intervistato non si ricorda più la domanda iniziale, oppure può eluderla. In questo secondo caso, è giusto insistere, ma non eccessivamente, altrimenti si perde tempo.

L’intervista serve per tirar fuori notizie e conoscere l’intervistato. Non è il momento dello show e non serve quindi a far emergere la personalità del conduttore. Talvolta degli spunti possono arrivare da un commento di un ascoltatore:  il nostro compito sarà quello di selezionare, tra i tanti arrivati, il messaggio più rilevante.

Oggi difficilmente ci si mette d’accordo tra intervistatore e intervistato sulle domande. Col tempo infatti gli intervistati sono diventati molto più bravi nella gestione delle interviste e quindi hanno molto meno timore delle domande.