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L’evoluzione delle indagini di ascolto: il Sistema METER

Ad un mese circa dalla pubblicazione dei dati di ascolto 2018 (indagine TER del secondo semestre e annuale) e del precedente video sulle modalità di rilevazione dell’ascolto radiofonico, in questa intervista l’avvocato Massimo Lualdi si concentra ora sul Sistema METER come possibile evoluzione del metodo CATI.

“In un mondo ideale il metodo CATI non avrebbe ragione di esistere  visto che si tratta di un sistema superato per tanti motivi”. Su tutti la non immediata sfruttabilità del dato basato sul passato in un mondo in cui la quotidianità costituisce un elemento essenziale. “Lavorando in ritardo di mesi, si rischia pertanto di intervenire in ritardo rispetto alle esigenze del medium radiofonico”.

L’intervista telefonica potrebbe essere quindi facilmente essere sostituita dalle nuove tecnologie che vanno a monitorare in tempo reale l’ascolto. Tra gli strumenti principali il cosiddetto “METER“. Ma come funziona? “Presso un campione di potenziali utenti viene installato un software – spiega Lualdi – che va identificare l’onda sonora del programma radiofonico. Si tratta di un unica onda sonora composta da musica, voce e pubblicità. Il software identifica questa onda sonora e la associa al produttore del contenuto (quindi l’emittente) e gli attribuisce in tempo reale l’ascolto.

I vantaggi rispetto al metodo CATI sono:

  • il real time ovvero conoscere in tempo reale (o in tempi molto brevi) chi ascolta;
  • le informazioni molto precise riguardanti il luogo dove si sta ascoltando (ad esempio in movimento o da casa);
  • un quadro complessivo più attendibile e più oggettivo;

Il metodo basato sul software METER incide però pesantemente sui cosiddetti “ascolti consolidati“, andando a penalizzare i player più importanti del sistema radiofonico e alterando gli equilibri. Da qui si può comprendere la resistenza dei grandi gruppi ad adottare un sistema che alla lunga darebbe anche ad essi dei vantaggi, ma che nell’immediato altererebbe lo status quo economico-commerciale.